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Gran PremioCircuitoPole PositionVincitore
Rolex Australian Grand Prix Albert Park Lake, Melbourne Sebastian Vettel Kimi Raikkonen
Petronas Malaysia Grand Prix Sepang, Kuala Lumpur Sebastian Vettel Sebastian Vettel
UBS Chinese Grand Prix Jiading, Shanghai Lewis Hamilton Fernando Alonso
Gulf Air Bahrain Grand Prix Sakhir Nico Rosberg Sebastian Vettel
Gran Premio de España Montmelò, Barcelona Nico Rosberg Fernando Alonso
Grand Prix de Monaco Montecarlo Nico Rosberg Nico Rosberg
Grand Prix du Canada Gilles Villeneuve, Montreal Sebastian Vettel Sebastian Vettel
Santander British Grand Prix Silverstone Lewis Hamilton Nico Rosberg
Großer Preis Santander von Deutschland Nürburgring, Nürburg Lewis Hamilton Sebastian Vettel
Magyar Nagydíj Hungaroring, Budapest Lewis Hamilton Lewis Hamilton
Shell Belgian Grand Prix Spa-Francorchamps Lewis Hamilton Sebastian Vettel
Gran Premio d'Italia Monza Sebastian Vettel Sebastian Vettel
SingTel Singapore Grand Prix Marina Bay Sebastian Vettel Sebastian Vettel
Korean Grand Prix Yeongam Sebastian Vettel Sebastian Vettel
Japanese Grand Prix Suzuka Mark Webber Sebastian Vettel
Airtel Indian Grand Prix Greater Noida Sebastian Vettel Sebastian Vettel
Etihad Airways Abu Dhabi Grand Prix Abu Dhabi Mark Webber Sebastian Vettel
United States Grand Prix Austin Sebastian Vettel Sebastian Vettel

Gran PremioCircuitoDataOra (italiana)
Grande Prêmio do Brasil Interlagos, São Paulo 24 novembre 17:00

  1. Vettel ancora campione, flop strategico di Alonso

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    Pagelle GP India 2013

    VETTEL 11: senza parole, anche se si ritrova in fondo dopo pochi giri, risale fino alla vetta e si prende il quarto titolo consecutivo
    ROSBERG 9: una gara in stile Alonso, il migliore dei normali, gestisce bene le gomme e approfitta del ritiro di Webber per conquistare un secondo posto prezioso per lui e per la squadra
    GROSJEAN 8.5: peccato per quanto successo nelle qualifiche, ma continua a stupire e spera in una vettura competitiva per il prossimo anno, sarebbe uno dei favoriti.
    MASSA 7.5: forse la miglior prestazione di quest'anno, anche se in qualifica non riesce a stare davanti a Webber che era su gomme dure, peccato per il podio mancato
    PEREZ 8: finalmente bravo!!
    HAMILTON 5.5: ancora una volta non riesce a gestire le gomme e Perez lo beffa nel finale
    RAIKKONEN 7: una buonissima gara, ma la squadra gli fa perdere punti importantissimi con una strategia che non paga
    DI RESTA 7, SUTIL 6: una gara positiva per force india che ha sofferto nelle ultime gare
    RICCIARDO 6.5: non lascia spazi ad Alonso e si prende il punticino
    ALONSO 4: un contatto è il minimo che ti può capitare quando parti indietro, in Q2 ieri era davanti alle Mercedes, avrebbe potuto fare un'altra gara partendo secondo o terzo, si è giocato un lusso che non può permettersi, peggiore gara da ferrarista
    MALDONADO 6: arriva subito incollato a Fernando
    VERGNE 5.5: il primo dei doppiati
    BUTTON 5: il contatto al via gli rovina la gara
    GUTIERREZ 5: non ripete l'exploit di Suzuka
    BOTTAS 5: anche lui non l'ho praticamente mai visto
    HULKENBERG 6: poteva andare a punti, ma è costretto al ritiro a poche tornate dalla fine
    WEBBER 8: una gara ottima, ma continua a rompersi solo la sua Red Bull
    Last Post by Zure il 31 Oct. 2013
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  2. Hulkenberg sulle tracce dei top driver, ma gli serve una vettura top

    hulkenberg-gp-corea-2013



    http://f1grandchelem.forumcommunity.net/?t=55308361

    Il circuito coreano non ha soddisfatto gli appassionati del Circus, è a rischio esclusione per il calendario dell'anno prossimo e con ogni probabilità, se l'esclusione dovesse arrivare, questo Gran Premio non mancherà a nessuno, nemmeno ai coreani stessi, considerato che non c'è stato certo il pienone di pubblico. Non mancherebbe di certo ai tifosi della Ferrari, né a quelli della Mercedes, che domenica hanno dovuto soffrire, sbuffare, sonnecchiare, per l'ennesimo dominio della Red Bull e di Sebastian Vettel (Grand Chelem esattamente come a Singapore).

    Eppure qualcosa di buono nel weekend appena passato si è visto. Kimi Raikkonen è stato rivitalizzato dall'ingaggio in Ferrari e, nonostante i problemi fisici lo facciano soffrire in qualifica, in gara vola come non mai. Lo abbiamo visto risalire con grinta e ottimo passo fino alla seconda posizione, neanche troppo distante da Vettel. Il finlandese rappresenta l'unico sospiro di sollievo per Maranello di questi giorni in vista del futuro. Si è trovato a suo agio a Yeongam anche Romain Grosjean, che sta migliorando gara dopo gara, in partenza ha pressato e poi domato Hamilton, ha provato a infastidire Vettel e poi ha gestito comodamente il secondo posto fino al ritorno del compagno, più veloce ed esperto rispetto a lui. Ma un Grosjean così può farci divertire le prossime stagioni.

    Il top del GP però si chiama Nico Hulkenberg, che si conferma l'incredibile Hulk dopo le buone cose fatte a Monza. La sua Sauber ha umiliato in gara (dopo essere stata vicina anche in qualifica) la scuderia Rossa che le fornisce i motori, con un gioco di velocità e trazione che sicuramente ha dato una lezione agli ingegneri della Ferrari. Hulkenberg ci ha messo ovviamente molto del suo, ha resistito ad Alonso per tutta la prima parte di gara senza lasciare alcun spiraglio allo spagnolo), poi dopo la SC è andato a superare anche Hamilton, gestendo senza problemi gli ultimi giri un trenino fumante composto dall'inglese, dallo stesso Alonso e da Rosberg. Con grande umiltà e professionalità, Hulk a fine gara ha ringraziato la squadra per l'ottima messa a punto della vettura.

    Nico lo aveva detto prima ancora delle libere, ha un'ottima confidenza col tracciato coreano a differenza di tanti altri piloti: lo scorso anno aveva chiuso al sesto posto sulla Force India vincendo il confronto con Grosjean, nel 2010 una foratura nelle ultime tornate lo vede retrocedere dal quinto al decimo posto. Con questo quarto posto Hulkenberg eguaglia il suo miglior piazzamento: si era piazzato quarto anche a Spa 2012. In classifica piloti è attualmente 11° (stessa posizione con cui concluse...

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    Last Post by Zure il 8 Oct. 2013
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  3. La Formula Asia del Re Vettel: Seb come Schumacher nel 2004

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    vettel-gp-singapore-libere-2-2013



    http://f1grandchelem.forumcommunity.net/?t=55221436

    Vettel è padrone. Padrone del mondiale di F1 più asiatico della storia: 8 gran premi in Asia, uno in più di quelli europei (7), caso unico fino ad oggi. Dal 2014 l'Europa opererà il contro-sorpasso con il ritorno dell'Austria e il possibile ingresso della Russia e con la contemporanea esclusione dal calendario del GP Indiano. Sebastian ha un feeling speciale con il Regno dell'Est: ha iniziato la sua gloriosa storia in Red Bull con un successo in Cina nel 2009 e ha vinto in Oriente in 18 occasioni (più di metà delle sue 33 vittorie in carriera): 3 volte ha trionfato a Singapore, Giappone e Malesia, 2 volte negli Emirati Arabi, in Bahrain, India e Corea e 1 in Cina. Importantissima la statistica dello scorso anno, quando Vettel vinse solo in Asia (5 successi in totale): e proprio a Singapore nel 2012 costruì le fondamenta per la sua rimonta a Fernando Alonso, che piegò grazie a quattro imprese consecutive. Sempre su terreni asiatici Vettel ha conquistato i suoi primi due titoli (vincendo ad Abu Dhabi nel 2010 e arrivando terzo a Suzuka nel 2011 alle spalle di Button e Alonso).

    Ma torniamo alla corsa di ieri dove si è vista una superiorità tale da parte di Vettel da farci tornare molto indietro nel tempo. Una divario netto come quello della Ferrari che regalò il settimo titolo a Michael Schumacher. In particolare mi è tornato alla mente il Gran Premio di Francia del 4 luglio 2004: seppur consapevole che la corsa si svolse in modo molto diverso, cito tale GP per due ragioni, la prima è lo strapotere con cui una scuderia e un pilota fanno capire al resto del circus che in pista possono fare quello che vogliono, la seconda è che, ironia della sorte, anche in quella gara il secondo classificato fu Fernando Alonso. E anche allora Fernando fece un garone, conquistò la pole e mantenne la testa difendendosi da Schumacher, nonostante avesse a bordo più benzina del tedesco dotato di una Ferrari super. Questo finché Brawn non inventò una strategia da "genio" e con il Kaiser che subito DOPO (avete letto bene, non prima, a serbatoio scarico, ma dopo) il secondo pit stop sfoderò i tre giri migliori dell'intera gara e si mise alla spalle l'asturiano, concedendosi il lusso di fare una quarta sosta.
    Qualche lusso se lo è concesso in questo weekend anche Seb Vettel: il lusso di starsene ai box con la pole in tasca risparmiando un treno di gomme, il lusso di concedere pochi metri di vantaggio a Nico Rosberg al via, il lusso di starsene lì alle spalle della SC senza marcare le strategie del suo rivale, salvo poi rifilargli oltre mezzo minuto nonostante la "sosta extra", il lusso di migliorare il giro pi...

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    Last Post by Zure il 23 Sep. 2013
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  4. Il ritorno di Raikkonen in Ferrari, sulla strada che porta a Vettel

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    Kimi-Raikkonen-ferrari-2014



    http://f1grandchelem.forumcommunity.net/?t=55159501

    E così, aldilà delle ultime dichiarazioni da parte di Alonso ("Massa è più veloce di Raikkonen") e di quanto disse Kimi a novembre scorso ("Della Ferrari non mi manca nessuno, ho fatto bene ad andarmene") il secondo matrimonio Kimi-Ferrari si farà. La Ferrari si presenterà al via del 2014, che sarà una sorta di anno zero per la F1 a causa dei tanti cambiamenti e del ritorno ai motori turbo, per la prima volta dal 1990 con due campioni del mondo. Allora furono Prost e Mansell. Nonostante l'addio di Felipe, la Ferrari si conferma la scuderia che cambia meno, preferendo un ritorno al passato piuttosto che una scommessa nuova.

    3 piloti in 8 anni: Massa-Raikkonen dal 2007 al 2009, Alonso-Massa dal 2010 al 2013; Alonso-Raikkonen, l'incastro che mancava, dovrebbero, obbligatorio il condizionale, farsi compagnia in Rosso per 2 stagioni (entrambi hanno contratti fino al 2015). Gli addetti ai lavori e i tifosi ferraristi si domandano cosa abbia spinto la Ferrari a questa inversione di tendenza. Quali garanzie avranno ricevuto Raikkonen e Alonso per poter convivere? Chi dei due sarà il leader? Oppure non ci sarà alcuna garanzia per nessuno? La verità è che Kimi parla poco, ma quando lo fa, con poche parole, dice molto: anche con la Lotus, che ha fatto molti progressi ma non è mai stata competitiva nell'arco di un'intera stagione, Raikkonen non ha mai nascosto di puntare al titolo. Non è più il pilota svogliato di Maranello del biennio 2008-2009. Ha deciso di tornare nella squadra con cui non si era lasciato felicemente, ma la sua non è una scelta da semplice pre-pensionamento. Torna per vincere, confidando, come tutti i tifosi della Rossa, che l'anno zero della nuova F1, il 2014, coincida con il ristabilimento delle giuste gerarchie tra i team, con il ritorno del Cavallino davanti a tutti.

    Montezemolo ha avvisato Alonso: "Prima viene la squadra, poi i piloti." E la squadra, evidentemente, si è stufata di perdere. La politica dell'Alonsocentrismo, così come lo chiamano coloro che tipicamente non amano il carisma e la presunzione dello spagnolo, non ha dato frutti in questi anni. Forse anche perché Massa ha reso meno di quanto ci si aspettasse, non è mai stato in grado di portare via punti ai rivali di Alonso. Forse perché le prestazioni della macchina erano discontinue. Per favorire Alonso in vista nel 2014, la situazione più facile sarebbe stato confermare a oltranza Felipe, oppure puntare su un giovane come Hulkenberg, di belle speranze, uno con l'ansia del primo successo, ma che di sicuro avrebbe accettato senza problemi il ruolo di seconda guida. Invece no, per una volta Montezemol...

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    Last Post by Zure il 12 Sep. 2013
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