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‹Älef1fan›.
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"A Monza l'incitamento dei tifosi vale almeno mezzo secondo a giro." (Rubens Barrichello)
Bellissima questa
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.Jc.
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"Gli ospiti che vengono a casa mia mi chiedono spesso quanto lo stimassi [Ayrton Senna]. Mostro loro il corridoio. Appese al muro ci sono due grandi immagini autografate dei rispettivi piloti. Uno è Juan Manuel Fangio. L'altro è Ayrton. «Così tanto», dico." (Stirling Moss)
"So cosa significa essere il compagno di Micheal; nei panni di Michael non mi comporterei mai come fa lui ora perchè non sentirei propriamente mio il campionato del mondo. Almeno tre dei suoi quattro titoli mondiali sono stati vinti con degli aiuti. Non ricordo Ayrton Senna o Alain Prost aver mai avuto bisogno di cose così. Il punto delle corse è che il migliore vince. [...] Ha vinto battendo il suo compagno di scuderia grazie a degli ordini e non è la prima volta che lo fa. Quest'anno a Imola, ha preso la macchina di Rubens quando proprio Rubens era più veloce di lui in qualifica. Non è stato giusto ordinare a Rubens di farlo passare, ma se si fosse rifiutato sono sicuro che lo avrebbero licenziato." (Johnny Herbert, sul Gran Premio d'Austria 2002)
"Ayrton non lo potè accettare. Era seduto sulle gomme, studiando il computer. Ci scherzammo su, ma il bello venne dopo." (Mika Hakkinen, riguardo il GP del Portogallo 1993, gara del suo debutto, quando riuscì a battere Senna in qualifica di 0.05s)
"Sostanzialmente ho gli stessi colori del casco di mio padre. E' blu scuro, con remi bianchi che si ricollegano al circolo di canottaggio di Putney, vicino Londra. Sia mio padre che mia madre erano atleti di di successo, si sono perfino incontrati al circolo di canottaggio! Ho scelto lo stesso schema di colori per due motivi. Il primo, ne sono orgoglioso e secondo, lo riesci a riconoscere anche da molto lontano. Non pratico il canottaggio, ma al club sono felici che prosegua la tradizione." (Damon Hill, riguardo i colori del suo casco)
"Caro Gilles,
Rimasi sconvolto quando venni a sapere della tua tragedia. Eri così giovane, leale, impetuoso, semplice e nel nostro sport ti sei espresso come nessuno ha fatto per anni. Ricordo il nostro ultimo incontro, quando abbiamo parlato della nostra condivisa passione: la Ferrari. Per un breve momento, mi hai fatto ricordare alcuni dei miei più bei momenti. Il tuo dono speciale era quello di essere spettacolare ogni volta, ad ogni opportunità; eri nei cuori di tutti perchè hai sempre dato il massimo. Chiunque appassionato di questo sport sarà sempre orgoglioso di te.
Adieu, Gilles." (Il tributo ultimo di Clay Regazzoni al collega Gilles)
"Monaco è in una posizione centrale, a un'ora da qualsiasi posto. Il tempo è molto buono per allenarsi, e le montagne sono solo ad un'ora di distanza. Heinz-Harald Frentzen e Johnny Herbert abitano nel mio stesso palazzo, quindi li vedo spesso in giro. E vedo anche Jacques, che dà sempre feste." (Pedro Paulo Diniz)
"Devo dire che le macchine di Formula 1 sono press'a poco tutte uguali. Hanno quattro ruote e un volante, noi le facciamo andare soltanto veloci." (Mika Salo, dopo aver fatto i suoi primi giri al volante della Ferrari)
"Beh, si sa che se abiti qua per sei mesi non paghi tasse." (Mika Hakkinen spiega perchè la maggior parte dei piloti risiede a Monaco)
"Ci sono state delle circostanze in cui non mi sono sentito del tutto rispettato da lui e altre volte ha cercato di impartirmi una lezione in pista. Ma sulla base di questo, all'inizio della mia carriera in F.1, penso di esser stato rispettato da lui e sono felice che siamo andati d'accordo alla fine. Non pensavo fosse necessario andare in chiesa o essere presente al suo funerale. Non vado in chiesa di solito, ma so quello a cui credo, cosa penso e quali sono le mie emozioni. Sarebbe stato veramente facile essere lì perchè Ayrton era il mio idolo da quando lo vidi in una gara di go-kart. Ma a quel tempo, le mie emozioni e i miei pensieri sulle corse in generale erano confusi. Non sapevo se volevo continuare a correre. Fu solo dopo un test a Silverstone che sentii di poter andare avanti. Senza quel test non sarei stato capace di presentarmi alla gara successiva sapendo di poter guidare normalmente. Queste sono state le ragioni per cui non andai al suo funerale, ma per essere onesti ora rimpiango di non esserci andato. Probabilmente è stata una decisione sbagliata. Ho sentito detto che alcune persone che andarono al funerale non furono sincere, ma non so e non voglio essere io a giudicare." (Michael Schumacher riguardo Imola 1994 e il funerale di Senna)
"Mmm, tre persone davanti a me - Mansell, Piquet, Senna - che si odiano tutti reciprocamente!" (Alain prost, commentando la qualifica ad Adelaide 1986)
"Non c'è nulla di misterioso o magico nella Formula 1. Tutto è logico e ha una sua spiegazione." (Alain Prost)
"Nulla deve essere fatto con frettolosità nelle corse, eccetto la guida stessa; per tutte le altre cose c'è bisogno di calma." (Alan Jones)
"Seguire Keke nel traffico è stato incredibile! Vede un buco e ci si infila subito. Perfetto nella valutazione, niente esitazioni. E' stata una grande lezione per me oggi. Spero di poter essere come lui..." (Ayrton Senna a Montreal 1985)
"Qualche volta, si sa, le macchine più brutte risultano anche le più veloci." (Enzo Ferrari a Mauro Forghieri, papà della sgraziata ma veloce 312T4)
"La mia fidanzata." (Gerhard Berger, Monaco 1996, quando gli fu chiesto chi scegliesse le strategie alla Benetton)
"Non so perchè tutto continua ad andare storto. Qualcuno del team deve aver investito una suora." (Jochen Rindt)
"Gareggiare è come vivere. Ma quelli che sono morti mentre correvano sapevano, forse, come vivere di più rispetto a tutti gli altri." (Juan Manuel Fangio)
"La vittoria non la conquista chi teme di perderla." (Juan Manuel Fangio)
"Grandi piloti possono realizzare i loro miglior giri dopo soltanto due o tre giri di un circuito, mentre gli altri ne impiegano 10, 20 o 30." (Juan Manuel Fangio)
"Il punto è: siamo tutti delle puttanelle, non è forse vero? Se il denaro c'è, andiamo dappertutto e facciamo le nostre cose." (Keke Rosberg)
"Gilles era il più duro figlio di puttana, con lui era veramente duro lottare. Ma era onesto, non avrebbe mai mandato fuori qualcuno di proposito. Ecco perchè mi incazzo oggi quando qualcuno lo paragona a Senna. Era un un altro livello, un vero pilota." (Keke Rosberg)
"Guidare per la Ferrari è come guidare per il Papa." (Nigel Mansell)
"Spero che il mio motore scoppi dopo il primo giro." (Niki Lauda, nella sua macchina poco prima del via di Zandvoort 1985, ormai prossimo al ritiro)
"Ma cosa cazzo mangia quello lì per colazione?" (Riccardo Patrese, dopo essere stato battuto di oltre un secondo da Michael Schumacher al primo giro lanciato del week-end)
"Dedico questa corsa a chi mi ha fatto perdere il titolo del 1989. Queste sono le corse: alcune finiscono poco dopo il via, altre a sei giri dalla fine." (Ayrton Senna, poco dopo Suzuka 1990)
"Dimmi, pensi davvero che morirai in un letto? Davvero? Allora come trovi il coraggio di andarci tutte le sere?" (Tazio Nuvolari, a chi gli aveva chiesto se le corse lo impaurivano)
"Una macchina può avere tutta l'alta tecnologia che si vuole, ed è la strada che la Formula Uno deve percorrere. L'unica obiezione è che essa non deve sostituire il pilota." (Max Mosley)
"E' stata una manovra coraggiosa. L'atmosfera e il supporto della folla ha generato un livello di fiducia maggiore per Nigel. Con la fiducia in sè stesso, è riuscito a compiere movenze che non sarebbe stato capace di realizzare in circostanze normali. I tifosi aspettavano niente di meno che la vittoria." (John Watson sul sorpasso di Mansell su Piquet a Silverstone 1987)
"Quando un pilota muore, se ne va facendo esattamente quello che più gli piace. Non lo trovo affatto triste. Se un giorno morirò, cosa che probabilmente farò, spero che accada mentre stia facendo qualcosa che ho voluto." (Bernie Ecclestone)
"E' come se mancassero 18 minuti dal nastro del video di Watergate, non è vero?" (Patrick Head, riguardo il secondo e quattro decimi di riprese mancanti dal camera car di Senna a Imola 1994)
"E' stata una vista spettacolare quando mi hanno passato ad entrambi i miei lati." (Ricardo Zonta, riguardo il memorabile sorpasso di Mika Hakkinen su Michael Schumacher, Spa 2000)
"Non vedo perchè non si possa vincere ogni anno se lavori nel modo giusto." (Ron Dennis)
"La competizione mi piace più della vittoria, la battaglia più del vincere." (Stirling Moss)
"Se Dio avesse voluto vederci camminare, ci avrebbe dato trampoli a molla invece dei piedi. I piedi sono perfetti per pigiare sui pedali." (Stirling Moss)
"I freni ti rallentano." (Tazio Nuvolari)
"Questa macchina è una merda." (Nelson Piquet commenta la sua Lotus 100T, 1988)
"Vincere nelle corse è tutto. Gli unici che ti ricordano quando arrivi secondo sono tua moglie e il tuo cane." (Damon Hill)
"Stiamo parlando di una strategia concepita da un intero team, ma ai miei tempi il pilota doveva fare parecchie cose da solo. Un pilota di F.1 era un calcolatore, non solo un velocista." (Alain Prost)
"Non c'è ragione per cui Fangio o Moss non si sarebbero adattati al cambio sequenziale e alle altre cose; mettete uno come Michael Schumacher in una Mercedes 196 o in una Ferrari di quell'epoca e ci avrebbe fatto i conti. Credo molto in questo: l'elemento umano riesce ad adattarsi a qualunque mezzo a sua disposizione e il talento speciale prima o poi emerge sempre." (Mario Andretti)
"Non mi considero un debuttante. Dopo aver vinto un campionato CART, la 500 Miglia di Indianapolis, entrare nella Formula 1 dopo 15 anni di corse dietro di me, non mi vedo come un rookie." (Juan pablo Montoya, febbraio 2001)
"Ero orgoglioso di poter lottare contro di lui. Professionalmente parlando, era l'unico pilota che rispettavo. In onore di Senna non siederò mai più su una F.1." (Alain Prost)
"Era un uomo paurosamente e risolutamente volto al successo. E' stato per me il pilota più completo dai tempi di Jimmy Clark." (Peter Warr, su Ayrton Senna)
"All'altezza della Dingle Dell, vidi negli specchietti una macchina nera che sopraggiungeva e feci strada per lasciarla passare. Era Senna. Da lì in poi fui testimone di qualcosa che solo poche persone possono vantare di aver visto da così vicino. Quando mi sorpassò, la sua macchina non aveva solo una velocità impressionante, ma sembrava frenare, salire di giri, fare doppietta, cambiare marcia e buttare la macchina nella curva Westfield Bend contemporaneamente. Ed ad una velocità incredibile. La Lotus sembrava danzare sulle punte dei piedi, al limite dell'aderenza, mostrando però una straordinaria capacità di conservare la compostezza in situazioni così estreme. Penso di aver assistito a qualcosa di veramente speciale quel giorno: un piccolo scorcio del suo genio." (John Watson, dopo le qualifiche del Gp d'Europa 1985 a Brands Hatch). -
Torsten_Matt.
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"So cosa significa essere il compagno di Micheal; nei panni di Michael non mi comporterei mai come fa lui ora perchè non sentirei propriamente mio il campionato del mondo. Almeno tre dei suoi quattro titoli mondiali sono stati vinti con degli aiuti. Non ricordo Ayrton Senna o Alain Prost aver mai avuto bisogno di cose così. Il punto delle corse è che il migliore vince. [...] Ha vinto battendo il suo compagno di scuderia grazie a degli ordini e non è la prima volta che lo fa. Quest'anno a Imola, ha preso la macchina di Rubens quando proprio Rubens era più veloce di lui in qualifica. Non è stato giusto ordinare a Rubens di farlo passare, ma se si fosse rifiutato sono sicuro che lo avrebbero licenziato." (Johnny Herbert, sul Gran Premio d'Austria 2002)
Johhny... fai il bravo.... -
.Jc.
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"Vale ogni singolo penny dei 22 milioni di dollari che percepisce - stipendio inferiore solo agli ingaggi di gente come Fernando Alonso o Michael Schumacher. È una sorta di dinosauro, perchè è forse l'unica persona in fabbrica che non sa usare un computer. Lavora su un foglio di carta, usa solo il tavolo da disegno che abbiamo nella factory. Le persone spesso usano per lui la parola 'genio'. È sempre un mese avanti a noi, ed è compito del resto del personale cercare di realizzare ciò che concepisce." (Chris Horner)
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.Jc.
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"Michele fece un giro d'installazione all'Estoril e mi chiamò. Alzò la visiera e disse, 'Siamo spacciati!'. Il progetto fu supervisionato da Broadley perché, credo, voleva finire la sua carriera alla grande. Ma diede alla luce un progetto concettualmente antiquato." (Alessandro Mariani, capo-ingegnere della Scuderia Italia, sulla T93/30) . -
.Jc.
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"Cazzo, quando vinco si dimenticano [di sventolare la bandiera a scacchi]" (Davide Valsecchi, prima del podio in Gara 1 del G.P. del Bahrain 2012)
"Andare in pensione? Perché? Ho bisogno di denaro, non posso permettermi di ritirarmi" (Bernie Ecclestone, nel giorno del suo 80° compleanno)
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.Jc.
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"Il duello con Gilles è qualcosa che non potrò mai dimenticare. Cose di questo genere le puoi fare solo con persone di cui ti fidi, e non ne incontri spesso di tipi come lui. Sì, mi ha battuto e in Francia per di più, ma non è questo quel che mi preoccupa. So di esser stato battuto dal migliore al mondo." (René Arnoux dopo il GP di Francia del 1979)
"Ricordo di un weekend a Imola, uscii per il mio giro, feci un tempo. [Ayrton] Uscì e fu un po' più veloce. Scesi in pista, fui più veloce di lui. Lui uscì ancora e andò ancora più forte di me, poi avanti, indietro - come una partita di ping pong - fino a quando verso la fine delle qualifiche, con l'ultimo treno di gomme da qualifica disponibili, lui era seduto nella sua macchina, io nella mia, Ayrton scese dall'abitacolo della monoposto, si avvicinò e mi disse, 'Senti, ora sarà pericoloso migliorare'. Io gli rispondo 'E quindi? Let's go!" (Gerhard Berger ricorda il fine settimana del GP di San Marino 1991)
"Mi ha insegnato molto di questo sport, ed io gli insegnai a ridere" (Sempre Berger su Ayrton Senna)
"Quando vinci una gara così le sensazioni che provi sono molto, molto piacevoli. Ci sono state delle volte nelle quali ho spinto al massimo per arrivare sesto, ma dall'esterno non riesci a percepirlo. Nel 1980 sono finito settimo in tre o quattro corse. Ho spinto come un matto, ma tutti erano raccolti intorno al vincitore, pensando che io avessi soltanto passeggiato per tutta la corsa. Ma il motor racing è questo. Infatti l'unica cosa che puoi giudicare in questo sport è il lungo termine. Puoi giudicare una carriera o una singola stagione, non una corsa soltanto." (Alain Prost). -
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"Io ero da poco in Formula Uno quando conobbi Ayrton. Era il settembre del '93, i giorni del Gran premio di Monza, lui aveva 33 anni e un contratto già firmato con la Williams. Il nostro fu un incontro segreto, con una lunga discussione e l'obiettivo era convincerlo a venire da noi nel '95. Rimasi impressionato da come un personaggio della sua dimensione fosse così interessato alla Ferrari, visto che stavamo andando veramente male. Oggi lo capirei di più, chiunque vorrebbe correre per noi, ma nel '93 avevamo solo il nome" (Jean Todt) . -
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“Il bello della Renault è che se succede qualcosa si vengono a scusare. E ti stanno a sentire quando parli.” (Jarno Trulli)
“Hunt e Lauda hanno smesso. Se si ritirano altri due o tre piloti, il migliore resto io.” (Gilles Villeneuve, 1979)
“Nel team ero il numero uno. Se volevo il motore di un'altra macchina i meccanici lo toglievano e me lo montavano.” (Stirling Moss)
“La Formula 1 non è un business che deve intrattenere con gli incidenti. Il nostro dovere è pensare ai piloti.” (Bernie Ecclestone)
“Potrei anche stare in squadra con Damon Hill. Lui accetterebbe di essere la seconda guida.” (Michael Schumacher)
“Per me Fangio era quasi un dio. Aveva stile, parlava correttamente, vestiva in modo elegante.” (Jackie Stewart)
“Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere.” (Enzo Ferrari)
“Lo sviluppo è necessario solo per rimediare all’ignoranza dei progettisti.” (Keith Duckworth)
“Pensavo che sarei diventato un meccanico di go-kart o qualcosa del genere, mica un pilota di Formula 1.” (Fernando Alonso)
“Il rapimento è stato uno dei soggiorni più confortevoli della mia vita. Mi servivano persino la colazione a letto.” (Juan Manuel Fangio, 1958)
“Non bado ai rischi. A volte hai sfortuna e puoi farti male, ma è meglio pensare al pericolo soltanto dopo.” (Kimi Raikkonen)
“Il mio eroe era Jim Clark. Lo vidi una volta a Goodwood, correva lo stesso giorno in tre categorie ed era sempre al limite.” (Ron Dennis)
“La gente è ancora innamorata di come Ronnie Peterson guidava la Lotus 72. Li capisco, sono d'accordo con loro.” (Gilles Villeneuve)
“I costruttori non spendono soldi: li sprecano. Se li avessero gestiti meglio, oggi sarebbero ancora in Formula 1.” (Bernie Ecclestone)
“Quando inizi con una squadra devi lasciare che vada per conto suo. E alla fine devi tutto a loro.” (Michael Schumacher)
“Preferirei vincere con la Red Bull piuttosto che McLaren o Ferrari. Ci sono le persone che hanno sempre creduto in me.” (Jaime Alguersuari, 2010)
“Mi piace tutto ciò che ha delle ruote o delle tette, ma non necessariamente in questo ordine.” (Steve McQueen)
“Patrese è pazzo, era pazzo anche in Formula 2, è una minaccia, bisogna prendere provvedimenti.” (Rene Arnoux, 1979)
“Fra un club di lap-dance e una galleria d'arte non so che scegliere. In entrambi i casi puoi solo osservare.” (Luciano Burti)
“Ralf provoca degli incidenti che uno si aspetterebbe da una donna.” (Cora Schumacher)
“Vettel ha un modo arrogante di celebrare ogni successo. Però forse al posto suo anche io farei lo stesso.” (Jos Verstappen)
“È troppa questa fortuna. Comincio un poco a preoccuparmi perchè potrebbe non continuare.” (Jochen Rindt, 1970)
“Alesi è talmente poco intelligente che non può fare due cose contemporaneamente, guidare e pensare.” (Flavio Briatore)
“La Formula 1 potrebbe sopravvivere senza la Ferrari, però sarebbe molto triste.” (Max Mosley, 2009)
“Oggi tutti possono frenare a 100 metri. Se pure ritardi la frenata, cosa rubi all'altro? Ottanta centimetri!” (Clay Regazzoni, 1976)
“Ci sono certi piloti che credono che gli spechietti servano solo per radersi.” (Jody Scheckter, 1977)
“Ci sono così tante cose che si possono rompere su una Formula 1 che è un miracolo quando tutto va bene.” (Graham Hill)
“Montoya non ha fatto nulla di male. Se gli danno una multa per quel sorpasso, la pagherò io per lui” (Martin Brundle, commentatore per la BBC, 2003)
“Per il 95% sono io lo sponsor del mio team. Quindi se sono contento io, sono contenti tutti” (Vijay Mallya, Force India, 2009)
“La pole è come i 100 metri. Dai tutto quello che hai, senza respirare per bilanciare meglio la vettura” (Ayrton Senna)
“Per la maggior parte della gente la Formula 1 non esiste fino a marzo. Per le squadre no. Per noi è diverso.” (Harvey Postlethwaite)
“Faccio il pilota per un pasto al giorno e un pacchetto di sigarette” (Jo Schlesser)
“Raggiungere Michael e Ralf [Schumacher] era impossibile. E meno male che in famiglia sono solo due.” (Mika Hakkinen)
“A Maranello hanno preso vita dei concetti che non avevo mai considerato prima: mito, culto, storia” (Michael Schumacher)
“Cercheremo di ridurre la tecnologia. Se le macchine sono più lente di un secondo non se ne accorgerà nessuno” (Bernie Ecclestone)
“Montoya ha cambiato il suo approccio alla guida dopo il Canada, dopo che il muretto gli è andato addosso...” (Frank Williams, 2001)
“Il mio avversario principale sarà sempre Alonso, lo dice la mia storia. Io sarei Senna. E lui sarebbe il mio Prost” (Lewis Hamilton)
“I piloti stanno diventando dei robot. Devono starsene tranquilli per non rovinare l'immagine del team e degli sponsor” (Alain Prost, 2002)
“In confronto a Lauda io non sono nessuno, però in F2 e F3 lui non ha vinto niente. Io tutto” (Bruno Giacomelli)
“Due cose non perderanno mai valore: la Formula 1 come prodotto e la Ferrari come marchio” (Bernie Ecclestone)
“Non ho nemmeno visto il calendario della stagione. Io corro dove mi dicono di correre” (Kimi Raikkonen)
“La Ferrari è fatta per le sfide. Certe volte vince il Titolo, certe volte no. Ma non ci sono mai periodi disastrosi” (Fernando Alonso)
“Il talento di Clark era più grande di quanto ci ha dimostrato. Ne ha usato solo il 90%” (Colin Chapman)
“Non sempre le gare sono una sequenza di: faccio la pole-parto-scappo-vinco. Qualcosa può andare storto” (Alessandro Zanardi)
“Andavo con piacere in posti come Rio, Adelaide, Montréal, Budapest. Invece per Magny-Cours non ho mai avuto fretta” (Gerhard Berger)
“È la testa, non il piede che contribuisce ai risultati di un pilota. Pochi ci riflettono” (Peter Sauber)
“Il compagno di squadra ideale è quello che va 3 secondi più lento di te” (Gerhard Berger)
“So di essere un pilota. E per me è tutto. Anni fa mi sembrava un sogno, adesso accetto tutto ciò che comporta”
(Manfred Winkelhock, 1984)
“Da bambino volevo diventare un cantante. Come Michael Jackson. Ma non avevo la voce” (Sebastian Vettel, 2010)
“La vita non è come un videogame, che se perdi schiacci Esc e ricominci la partita” (Robert Kubica)
“Non ho mai imparato a usare il CAD, se mi capita di dover disegnare qualcosa uso il tecnigrafo” (Rory Byrne)
“Per correre chiedo solo un dollaro, tutto il resto è per il mio personaggio” (Niki Lauda)
“Però Fernando [Alonso] è uno che non sbaglia mai, mentre Michael [Schumacher], da giovane...” (Flavio Briatore)
“La Ferrari a Imola fa sempre così: va fortissimo il venerdì, così la gente compra i biglietti per domenica” (Ralf Schumacher)
“Con tutti gli aiuti elettronici i piloti non hanno molto più da fare, sono come passeggeri, è una vergogna” (Eugène Martin)
“Dicono che abbiamo un trucco. Che ci squalifichino pure, tanto abbiamo Senna, che è magico” (Gerard Ducarouge, Lotus, 1985). -
jackong.
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“Il mio avversario principale sarà sempre Alonso, lo dice la mia storia. Io sarei Senna. E lui sarebbe il mio Prost” (Lewis Hamilton)
Si come no! GLI PIACEREBBE!!!!!!
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“Essere coraggiosi non significa non avere paura. Significa avere paura e provarci lo stesso” (Gilles Villeneuve)
“Non posso fare commenti sul motore. Però se potessi, direi che è una vera schifezza” (Mika Hakkinen, 1994)
“Senna ha un problema: pensa di non potersi ammazzare perché crede in Dio” (Alain Prost)
“Ron Dennis ha un team vincente, ma non sa perdere. E non è certo il tipo ideale con cui dividerei una vacanza” (Jean Todt)
“Villeneuve è un tonto. Solo così si può definire uno che ha lasciato la Williams per correre con la B.A.R.” (Felipe Massa, 2003)
“Se Mansell è in giornata è impossibile tenerlo dietro. Ti passerà, anche sopra la testa, ma ti passerà” (Ayrton Senna)
“A che serve avere tre secondi di vantaggio quando ne basta uno?” (Achille Varzi)
“Ho notato che gli avversari subiscono talmente il mio ritmo che quando rallento io, rallentano anche loro” (Jim Clark)
“Sono dell'idea che sia meglio un piazzamento sudato anziché una passeggiatina fino al traguardo” (Pierre Dupasquier, Michelin)
“La vita è strana, la Formula 1 è matta” (Eddie Irvine)
“Schumacher alla Ferrari gestisce tutto. Dovesse dire di mangiare banane, in squadra lo farebbero tutti” (Jackie Stewart, 2001)
“Jacques Villeneuve ci costa un sacco di soldi, il 25% del budget di tutta la stagione” (David Richards, B.A.R, 2002)
“Un'impresa può funzionare se il numero dei soci è dispari e inferiore a tre” (Enzo Ferrari)
“La Honda vuole vincere. Se non sto attento sarebbero capaci di andare in pista a spingere Rosberg” (Frank Williams, 1984)
“Questo Ferrari è citato gratis ogni lunedì da tutti i giornali, mentre noi spendiamo milioni in pubblicità” (Henry Ford)
“La Lotus 80 sarà una macchina innovativa. Le altre a confronto sembreranno degli autobus” (Colin Chapman, 1980)
“Tazio Nuvolari non fu un maestro. Fu un artista del volante. Un maestro insegna, l'arte non si insegna” (Achille Varzi)
“Sembra ci sia un caso di appannamento del cervello da parte di Coulthard, ma è prematuro affermarlo” (Ron Dennis)
“Alcuni ragazzi in F1... beh, per me non sono piloti. Guidano e basta. Fanno un lavoro a metà” (Gilles Villeneuve)
“I piloti sono intercambiabili come le lampadine: tu li colleghi e fanno il loro lavoro” (Teddy Mayer, McLaren)
“La F1 è come fare un round contro Mike Tyson. Le Mans è come passare 24 ore con Michael Barrymore” (Johnny Herbert)
“Lauda era convinto di poter gestire qualsiasi compagno con un braccio legato dietro la schiena” (John Barnard, McLaren)
“La gente pensa che non mi piace Monaco. In realtà non mi piace l'idea di non riuscirci a vincere” (Jacques Villeneuve)
“Sarebbe una vittoria personale, convincere Ayrton [Senna] che nella vita non ci sono soltanto le corse” (Alain Prost)
“Jacques Villeneuve alla Ferrari? Non penso, di solito alla Ferrari i problemi cercano di risolverli” (Michael Schumacher, 2003)
“Schumacher è un pilota sensazionale, ma dal punto di vista umano ha dieci volte tanto da imparare” (Rubens Barrichello)
“La Formula 1 è un campionato del mondo per i piloti. L’attenzione per gli sponsor e i costruttori è secondaria” (Matthias Müller, Porsche, 2010)
“Già dalla prima collaborazione, capii che io e Enzo Ferrari eravamo il compimento uno dell'altro” (Battista Pinin Farina)
“I piloti di oggi sono manichini assemblati pezzo per pezzo, sembrano polli allevati in batteria”
(Maria Teresa de Filippis, 2008)
“Correvo sul ghiaccio con le slitte. Ogni inverno potevi contare su tre o quattro ribaltamenti” (Gilles Villeneuve)
“La coltellata l’accetto se capita a 300 all’ora. Ma la scorrettezza a 60 orari in un tornante è inaccettabile” (Alessandro Nannini, e infatti poi...)
“Mi piace la vita alla Ferrari, ma la gente mi guarda come se fossi una scimmia in gabbia” (Gilles Villeneuve, 1978)
“Michael Schumacher è uno che deve vivere con l’ansia di essere Michael Schumacher. E non è facile” (Fernando Alonso)
“Non ero il tipo di pilota prediletto da Ferrari. Non volevo diventare uno dei suoi agnelli sacrificali” (Phil Hill)
“Con Brigitte Bardot durò un week-end. Io amavo le donne sottomesse, lei gli uomini schiavi. Non poteva funzionare” (François Cévert)
“Ho perso troppi amici nelle corse. Quando sono arrivato a 50 ho smesso pure di contare” (Jackie Stewart)
“In Formula 1 c’è troppo business per essere uno sport, e troppo sport per essere solo un business” (Fernando Alonso)
“Prendete una curva da 280 km/h. Un pilota lento la fa a 270, uno malato a 290. Solo chi è bravo la fa a 280” (Alan Jones)
“Avrei voluto correre nell'era moderna. Mi sarei tenuto le orecchie e avrei guadagnato molto di più” (Niki Lauda)
“La Red Bull è come il Barcellona: alleva i suoi talenti. La Ferrari è come il Real Madrid: compra i giocatori che costano di più” (Jaime Alguersuari)
“A Indy si corre così: acceleri, vai dritto, prendi la prima a sinistra, ripeti tutto 799 volte e hai vinto” (A. J. Foyt)
“Ho lavorato sia con Senna sia con Vettel. In entrambe le occasioni ho incontrato la perfezione fatta pilota” (Giorgio Ascanelli). -
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“Non ho nemmeno visto il calendario della stagione. Io corro dove mi dicono di correre” (Kimi Raikkonen) bellissima .Jc
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.“Alesi è talmente poco intelligente che non può fare due cose contemporaneamente, guidare e pensare.” (Flavio Briatore)
Video (da 0:24 )
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‹Älef1fan›.
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Me lo ricordo questo video E' quello dove dicono che Jean non sa guidare e parlare alla radio contemporaneamente
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ale9357.
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Io mi chiedo ancora da dove le prende Jc tutte quelle frasi...
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Frasi ed aforismi di piloti. |
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