Frasi ed aforismi di piloti.

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    "Gli ospiti che vengono a casa mia mi chiedono spesso quanto lo stimassi [Ayrton Senna]. Mostro loro il corridoio. Appese al muro ci sono due grandi immagini autografate dei rispettivi piloti. Uno è Juan Manuel Fangio. L'altro è Ayrton. «Così tanto», dico." (Stirling Moss)

    "So cosa significa essere il compagno di Micheal; nei panni di Michael non mi comporterei mai come fa lui ora perchè non sentirei propriamente mio il campionato del mondo. Almeno tre dei suoi quattro titoli mondiali sono stati vinti con degli aiuti. Non ricordo Ayrton Senna o Alain Prost aver mai avuto bisogno di cose così. Il punto delle corse è che il migliore vince. [...] Ha vinto battendo il suo compagno di scuderia grazie a degli ordini e non è la prima volta che lo fa. Quest'anno a Imola, ha preso la macchina di Rubens quando proprio Rubens era più veloce di lui in qualifica. Non è stato giusto ordinare a Rubens di farlo passare, ma se si fosse rifiutato sono sicuro che lo avrebbero licenziato." (Johnny Herbert, sul Gran Premio d'Austria 2002)

    "Ayrton non lo potè accettare. Era seduto sulle gomme, studiando il computer. Ci scherzammo su, ma il bello venne dopo." (Mika Hakkinen, riguardo il GP del Portogallo 1993, gara del suo debutto, quando riuscì a battere Senna in qualifica di 0.05s)

    "Sostanzialmente ho gli stessi colori del casco di mio padre. E' blu scuro, con remi bianchi che si ricollegano al circolo di canottaggio di Putney, vicino Londra. Sia mio padre che mia madre erano atleti di di successo, si sono perfino incontrati al circolo di canottaggio! Ho scelto lo stesso schema di colori per due motivi. Il primo, ne sono orgoglioso e secondo, lo riesci a riconoscere anche da molto lontano. Non pratico il canottaggio, ma al club sono felici che prosegua la tradizione." (Damon Hill, riguardo i colori del suo casco)

    "Caro Gilles,
    Rimasi sconvolto quando venni a sapere della tua tragedia. Eri così giovane, leale, impetuoso, semplice e nel nostro sport ti sei espresso come nessuno ha fatto per anni. Ricordo il nostro ultimo incontro, quando abbiamo parlato della nostra condivisa passione: la Ferrari. Per un breve momento, mi hai fatto ricordare alcuni dei miei più bei momenti. Il tuo dono speciale era quello di essere spettacolare ogni volta, ad ogni opportunità; eri nei cuori di tutti perchè hai sempre dato il massimo. Chiunque appassionato di questo sport sarà sempre orgoglioso di te.

    Adieu, Gilles." (Il tributo ultimo di Clay Regazzoni al collega Gilles)

    "Monaco è in una posizione centrale, a un'ora da qualsiasi posto. Il tempo è molto buono per allenarsi, e le montagne sono solo ad un'ora di distanza. Heinz-Harald Frentzen e Johnny Herbert abitano nel mio stesso palazzo, quindi li vedo spesso in giro. E vedo anche Jacques, che dà sempre feste." (Pedro Paulo Diniz)

    "Devo dire che le macchine di Formula 1 sono press'a poco tutte uguali. Hanno quattro ruote e un volante, noi le facciamo andare soltanto veloci." (Mika Salo, dopo aver fatto i suoi primi giri al volante della Ferrari)

    "Beh, si sa che se abiti qua per sei mesi non paghi tasse." (Mika Hakkinen spiega perchè la maggior parte dei piloti risiede a Monaco)

    "Ci sono state delle circostanze in cui non mi sono sentito del tutto rispettato da lui e altre volte ha cercato di impartirmi una lezione in pista. Ma sulla base di questo, all'inizio della mia carriera in F.1, penso di esser stato rispettato da lui e sono felice che siamo andati d'accordo alla fine. Non pensavo fosse necessario andare in chiesa o essere presente al suo funerale. Non vado in chiesa di solito, ma so quello a cui credo, cosa penso e quali sono le mie emozioni. Sarebbe stato veramente facile essere lì perchè Ayrton era il mio idolo da quando lo vidi in una gara di go-kart. Ma a quel tempo, le mie emozioni e i miei pensieri sulle corse in generale erano confusi. Non sapevo se volevo continuare a correre. Fu solo dopo un test a Silverstone che sentii di poter andare avanti. Senza quel test non sarei stato capace di presentarmi alla gara successiva sapendo di poter guidare normalmente. Queste sono state le ragioni per cui non andai al suo funerale, ma per essere onesti ora rimpiango di non esserci andato. Probabilmente è stata una decisione sbagliata. Ho sentito detto che alcune persone che andarono al funerale non furono sincere, ma non so e non voglio essere io a giudicare." (Michael Schumacher riguardo Imola 1994 e il funerale di Senna)

    "Mmm, tre persone davanti a me - Mansell, Piquet, Senna - che si odiano tutti reciprocamente!" (Alain prost, commentando la qualifica ad Adelaide 1986)

    "Non c'è nulla di misterioso o magico nella Formula 1. Tutto è logico e ha una sua spiegazione." (Alain Prost)

    "Nulla deve essere fatto con frettolosità nelle corse, eccetto la guida stessa; per tutte le altre cose c'è bisogno di calma." (Alan Jones)

    "Seguire Keke nel traffico è stato incredibile! Vede un buco e ci si infila subito. Perfetto nella valutazione, niente esitazioni. E' stata una grande lezione per me oggi. Spero di poter essere come lui..." (Ayrton Senna a Montreal 1985)

    "Qualche volta, si sa, le macchine più brutte risultano anche le più veloci." (Enzo Ferrari a Mauro Forghieri, papà della sgraziata ma veloce 312T4)

    "La mia fidanzata." (Gerhard Berger, Monaco 1996, quando gli fu chiesto chi scegliesse le strategie alla Benetton)

    "Non so perchè tutto continua ad andare storto. Qualcuno del team deve aver investito una suora." (Jochen Rindt)

    "Gareggiare è come vivere. Ma quelli che sono morti mentre correvano sapevano, forse, come vivere di più rispetto a tutti gli altri." (Juan Manuel Fangio)

    "La vittoria non la conquista chi teme di perderla." (Juan Manuel Fangio)

    "Grandi piloti possono realizzare i loro miglior giri dopo soltanto due o tre giri di un circuito, mentre gli altri ne impiegano 10, 20 o 30." (Juan Manuel Fangio)

    "Il punto è: siamo tutti delle puttanelle, non è forse vero? Se il denaro c'è, andiamo dappertutto e facciamo le nostre cose." (Keke Rosberg)

    "Gilles era il più duro figlio di puttana, con lui era veramente duro lottare. Ma era onesto, non avrebbe mai mandato fuori qualcuno di proposito. Ecco perchè mi incazzo oggi quando qualcuno lo paragona a Senna. Era un un altro livello, un vero pilota." (Keke Rosberg)

    "Guidare per la Ferrari è come guidare per il Papa." (Nigel Mansell)

    "Spero che il mio motore scoppi dopo il primo giro." (Niki Lauda, nella sua macchina poco prima del via di Zandvoort 1985, ormai prossimo al ritiro)

    "Ma cosa cazzo mangia quello lì per colazione?" (Riccardo Patrese, dopo essere stato battuto di oltre un secondo da Michael Schumacher al primo giro lanciato del week-end)

    "Dedico questa corsa a chi mi ha fatto perdere il titolo del 1989. Queste sono le corse: alcune finiscono poco dopo il via, altre a sei giri dalla fine." (Ayrton Senna, poco dopo Suzuka 1990)

    "Dimmi, pensi davvero che morirai in un letto? Davvero? Allora come trovi il coraggio di andarci tutte le sere?" (Tazio Nuvolari, a chi gli aveva chiesto se le corse lo impaurivano)

    "Una macchina può avere tutta l'alta tecnologia che si vuole, ed è la strada che la Formula Uno deve percorrere. L'unica obiezione è che essa non deve sostituire il pilota." (Max Mosley)

    "E' stata una manovra coraggiosa. L'atmosfera e il supporto della folla ha generato un livello di fiducia maggiore per Nigel. Con la fiducia in sè stesso, è riuscito a compiere movenze che non sarebbe stato capace di realizzare in circostanze normali. I tifosi aspettavano niente di meno che la vittoria." (John Watson sul sorpasso di Mansell su Piquet a Silverstone 1987)

    "Quando un pilota muore, se ne va facendo esattamente quello che più gli piace. Non lo trovo affatto triste. Se un giorno morirò, cosa che probabilmente farò, spero che accada mentre stia facendo qualcosa che ho voluto." (Bernie Ecclestone)

    "E' come se mancassero 18 minuti dal nastro del video di Watergate, non è vero?" (Patrick Head, riguardo il secondo e quattro decimi di riprese mancanti dal camera car di Senna a Imola 1994)

    "E' stata una vista spettacolare quando mi hanno passato ad entrambi i miei lati." (Ricardo Zonta, riguardo il memorabile sorpasso di Mika Hakkinen su Michael Schumacher, Spa 2000)

    "Non vedo perchè non si possa vincere ogni anno se lavori nel modo giusto." (Ron Dennis)

    "La competizione mi piace più della vittoria, la battaglia più del vincere." (Stirling Moss)

    "Se Dio avesse voluto vederci camminare, ci avrebbe dato trampoli a molla invece dei piedi. I piedi sono perfetti per pigiare sui pedali." (Stirling Moss)

    "I freni ti rallentano." (Tazio Nuvolari)

    "Questa macchina è una merda." (Nelson Piquet commenta la sua Lotus 100T, 1988)

    "Vincere nelle corse è tutto. Gli unici che ti ricordano quando arrivi secondo sono tua moglie e il tuo cane." (Damon Hill)

    "Stiamo parlando di una strategia concepita da un intero team, ma ai miei tempi il pilota doveva fare parecchie cose da solo. Un pilota di F.1 era un calcolatore, non solo un velocista." (Alain Prost)

    "Non c'è ragione per cui Fangio o Moss non si sarebbero adattati al cambio sequenziale e alle altre cose; mettete uno come Michael Schumacher in una Mercedes 196 o in una Ferrari di quell'epoca e ci avrebbe fatto i conti. Credo molto in questo: l'elemento umano riesce ad adattarsi a qualunque mezzo a sua disposizione e il talento speciale prima o poi emerge sempre." (Mario Andretti)

    "Non mi considero un debuttante. Dopo aver vinto un campionato CART, la 500 Miglia di Indianapolis, entrare nella Formula 1 dopo 15 anni di corse dietro di me, non mi vedo come un rookie." (Juan pablo Montoya, febbraio 2001)

    "Ero orgoglioso di poter lottare contro di lui. Professionalmente parlando, era l'unico pilota che rispettavo. In onore di Senna non siederò mai più su una F.1." (Alain Prost)

    "Era un uomo paurosamente e risolutamente volto al successo. E' stato per me il pilota più completo dai tempi di Jimmy Clark." (Peter Warr, su Ayrton Senna)

    "All'altezza della Dingle Dell, vidi negli specchietti una macchina nera che sopraggiungeva e feci strada per lasciarla passare. Era Senna. Da lì in poi fui testimone di qualcosa che solo poche persone possono vantare di aver visto da così vicino. Quando mi sorpassò, la sua macchina non aveva solo una velocità impressionante, ma sembrava frenare, salire di giri, fare doppietta, cambiare marcia e buttare la macchina nella curva Westfield Bend contemporaneamente. Ed ad una velocità incredibile. La Lotus sembrava danzare sulle punte dei piedi, al limite dell'aderenza, mostrando però una straordinaria capacità di conservare la compostezza in situazioni così estreme. Penso di aver assistito a qualcosa di veramente speciale quel giorno: un piccolo scorcio del suo genio." (John Watson, dopo le qualifiche del Gp d'Europa 1985 a Brands Hatch)
     
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